BERLINO – Ennesimo rinvio per l’inaugurazione del nuovo super-aeroporto berlinese intitolato a Willy Brandt. E’ la quinta volta che Berlino non rispetta le scadenze ma ora oltre a squalificare l’immagine della Germania, comincia a vacillare anche la poltrona del borgomastro della Capitale, Klaus Wowerei. Il nuovo aeroporto non potrà aprire prima del 2014 e l’attesissima inaugurazione del prossimo ottobre slitta, ancora una volta. Il motivo è in un elenco di ”centinaia” di ”errori di costruzione e mancanze” contenute nel rapporto tecnico riservato che ha pubblicato dal quotidiano tedesco Bild: circostanza che ha naturalmente sollevato un polverone. E per questo ne è stato travolto in pieno il sindaco Wowereit.
Ore di fibrillazione, un lungo vertice di crisi, poi il primo cittadino ha annunciato le dimissioni dalla guida del comitato direttivo della società aeroportuale che gestisce lo scalo. E c’è chi si chiede se intenda lasciare anche la poltrona di sindaco? ”No”, è stata la risposta secca, senza troppe spiegazioni, dal socialdemocratico, che definì la sua capitale “povera, ma sexy”. La pressione su ‘Wowi’, come viene affettuosamente soprannominato dalla stampa dopo aver fatto outing, resta però molto forte. Tanto che Spiegel scrive senza mezzi termini: ”Berlino ha bisogno di un nuovo sindaco”.
Del resto neppure gli esperti, ricorda il settimanale on line, riescono più a tenere il conto: quante volte è stata già rimandata l’inaugurazione di BER, la sigla dello scalo per il quale erano previsti i voli a partire dall’estate scorsa. Candidato ad essere il terzo aeroporto della Germania dopo Francoforte e Monaco, e a sostituire quelli vecchi della città un tempo divisa fra est e ovest, (Schoenefeld e Tegel), l’aeroporto è stato presentato alla stampa mondiale appena 6 mesi fa. Tre settimane prima di una clamorosa disdetta (era già la seconda) della imponente manifestazione che avrebbe dovuto aprirlo al mondo. Per il taglio del nastro era annunciata Angela Merkel. In realtà il progetto avviato nel 1992, il cui cantiere è stato aperto nel 1996, ha subito numerose battute d’arresto.
Fu fermato anche dalla magistratura nel 2005. Il 3 giugno del 2012 lo scalo progettato per 27 milioni di passeggeri avrebbe dovuto segnare la parola fine di questa odissea: ma venti giorni prima le falle del sistema anti-incendio hanno fatto rimandare l’apertura ad agosto. La data del 27 ottobre 2013 era stata decisa, infine, a settembre. Bild ha rivelato che l’aeroporto non sarà pronto neppure per allora: non potrà esserlo, a quanto pare, prima del 2014.
E il tabloid riferisce che i tecnici hanno consigliato un altro anno e mezzo di lavori. ”Deficit sistemici”, si denuncia nella relazione. Dalle crepe nelle mattonelle di pietra naturale, ai difetti dei sistemi di aerazione nel caso di sprigionamenti di fumo, fino a problemi relativi alla rete dei trasmissione dei dati.
”Non è più possibile rimandare la questione della responsbilità politica”, ha scritto Spiegel puntando il dito contro Wowereit in persona. Il sindaco però non sembra voler mollare e sottolinea che le responsabilità, a suo avviso, sono ”ben distribuite”, fra i Laender di Berlino e del Brandeburgo e la stessa amministrazione federale. Intanto, però, i costi lievitano. Un aggiornamento del calcolo dei danni non è ancora pronto: ma l’ultima volta la spesa era già salita di 1,2 miliardi di euro a 4,3.