BERLINO – Giuseppe Marcone, ventitre anni, stava scappando da due teppisti sei mesi fa, quando è stato investito e ucciso da un’auto. Da oggi, 29 marzo, Baris B. e Ali T. sono liberi: gli era stata inflitta una condanna a due anni di reclusione e una a quattro mesi dalla corte distrettuale di Berlino.
Giuseppe Marcone, figlio del proprietario di un ristorante di Wilmersdorf, aiutava il padre e studiava. Quella sera era uscito dal locale del padre, in compagnia di un amico. Alla stazione metropolitana di Kaiserdamm ha incontrato i due teppisti, ubriachi, entrambi di origini turche: prima chiedono una sigaretta, poi insulti e minacce. Giuseppe e Raoul riescono a fuggire via ma i due li inseguono. Nell’uscire in superficie il ragazzo italiano non si accorge di un’auto che sopraggiunge ad alta velocità. I due teppisti tornano a casa. L’indomani mattina Baris B. racconta quanto accaduto alla sorella che lo convince a costituirsi.
Rapidissime le indagini della polizia ma inconcludenti perché le telecamere di sorveglianza non hanno inquadrato la zona della stazione dove il tutto è avvenuto.