BERLINO – E’ iniziata come un’indiscrezione di stampa, è diventata col passare delle ore sempre di più una certezza: la polizia di Berlino, ha preso l’uomo sbagliato. E quindi l’attentatore è ancora a piede libero. Così come è tornato libero anche il pachistano che ieri e oggi è stato additato come il mostro dell’attentato di Berlino.
Poco dopo le 19 l’agenzia Ansa annuncia il rilascio: il fermo non è stato trasformato in arresto. La polizia ha sbagliato e la prova definitiva, evidentemente, è arrivata dal test del dna cui è stato sottoposto l’ex sospettato.
Secondo quanto riferisce la Welt sul sito online, “la polizia di Berlino ritiene” che il pachistano arrestato non sia il guidatore del tir” e che questi sia ancora “armato e a piede libero”. La Welt scrive di aver appreso la notizia da alti funzionari della sicurezza. Anche la Bild online riporta la stessa notizia ma con un punto interrogativo: “La polizia ha il falso uomo?”.
“Le indagini sono ancora in corso”, ha proseguito Klaus, “abbiamo diverse possibilità per verificare le tracce di Dna o della presenza di polvere da sparo, questo continua ancora, ma in verità, secondo le mie informazioni, non è sicuro che si tratti davvero dell’autista”.
Finora si riteneva che fosse un pachistano il terrorista che ha compiuto l’attentato al mercatino di Natale di Berlino. La Bild online, citando ambienti impegnati nelle indagini, scrive che il presunto attentatore di ieri sera sarebbe un giovane pachistano di 23 anni, Navid B. Sarebbe nato l’1 gennaio 1993 a Turbat e arrivato in Germania l’11 febbraio di quest’anno attraverso il confine con l’Austria di Passau. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis ma si sa come in questi casi il sedicente Stato Islamico sia solito rivendicare ogni attacco. Invece il presunto autore ha negato tutto davanti alla Polizia.
Secondo quanto riferisce la Zdf, il presunto attentatore avrebbe “abbandonato il tir dopo l’azione fuggendo in direzione est”. È stato però individuato e inseguito da alcuni testimoni che hanno avvertito la polizia. L’uomo ha attraversato il Tiergarten, grande parco al centro di Berlino, ed è stato poi bloccato dalla polizia all’altezza della Colonna della vittoria, a poco più di un chilometro di distanza dal luogo della strage. Al momento la polizia tedesca ha tracciato un bilancio di almeno 12 morti e 48 vittime, alcuni dei quali sarebbero “in gravissime condizioni”.
Intanto, secondo quanto riferisce Die Welt, unità speciali della polizia hanno fatto irruzione attorno alle 4 di questa mattina in un hangar dell’ex aeroporto di Tempelhof, a Berlino, dove da un anno è stato allestito un grande campo che accoglie i profughi. L’azione sarebbe collegata alle indagini per ricostruire il contesto del presunto attentatore del mercatino di Natale.