ROMA – L’autopsia eseguita sul corpo di Finley Thomas ha stabilito che il bambino di 17 mesi aveva cocaina e marijuana nel suo corpo quando è stato ucciso dal fidanzato di sua madre. Alla piccola vittima, scrive la Bbc, sarebbe stato somministrato un cocktail di farmaci da parte di sua madre e del compagno, prima di essere picchiato a morte.
Ora la madre Chloe Thomas e il fidanzato Sean Buckley devono rispondere di omicidio. La coppia è accusata di aver abusato fisicamente del piccolo più volte.
“Queste due persone avrebbe dovuto prendersi cura ed educare questo bambino. Il fatto che nel corpo del piccolo siano state trovate tracce di droga è la prova di una totale mancanza di attenzione e preoccupazione nei suoi confronti” ha detto il procuratore Roger Thomas.
Il 23 settembre 2014 la mamma di Finley aveva chiamato il numero d’emergenza, dicendo all’operatore che suo figlio aveva “sbattuto la testa” nella sua casa a Tonypandy, in Galles, e “non si muoveva”. Thomas ha affermato che “Sean Buckley era in piedi, vicino a lei quando è stata effettuata la chiamata. E’ stato infatti sentito dire “dì che è caduto delle scale”. Si trattava di bugie ”formulate anche male” ha spiegato il procuratore.
Contro Buckley ci sarebbero anche le prove trovate sul suo telefono che dimostrano come l’uomo avesse diversi debiti di droga, in particolare cannabis e cocaina.
“Probabilmente Chloe sarebbe stata una buona madre, ma il suo affetto era subordinato ai suoi desideri per il signor Buckley” ha spiegato l’accusa.
Stando agli accertamenti, il bimbo sarebbe stato picchiato con una sedia da giardino che ne ha provocato la morte.
“Supponiamo che ci fosse grande tensione in casa, sul denaro, sulle cattive di abitudini di Buckley, sembra che Chloe sospettasse di altre donne. In tutto ciò, chi ha avuto la peggio è stato il piccolo Finley” ha concluso Thomas.