SARAJEVO, 1 GIU – I giudici del tribunale di Sarajevo hanno condannato venerdì in primo grado a 15 anni di reclusione Ratko Dronjak, accusato di crimini contro l'umanità ai danni di civili perpetrati nell'area di Drvar, in Bosnia occidentale, durante la guerra 1992-95. Lo ha reso noto il Tribunale.
Dronjak, che era comandante della prigione in una scuola di Drvar e del lager di Kamenica, quest'ultimo cosi' ufficialmente denominato nei documenti dell'esercito serbo bosniaco, e' stato riconosciuto colpevole di aver partecipato alla ''messa in atto e al funzionamento del sistema di torture'' ai danni di prigionieri non serbi, civili e militari, sottoposti da parte delle guardie al diretto comando di Dronjak a torture, continue percosse e uccisioni. A Dronjak e' stata imputata la morte di almeno dieci detenuti nel lager di Kamenica nel periodo 1994-1995, tra cui quella di Fikret Begic, portato a Kamenica ferito e che l'imputato, dopo che la vittima era stata brutalmente picchiata, aveva ucciso sparandogli alla testa. Dronjak e' stato invece assolto dall'accusa di aver ucciso alcune persone portate fuori dal campo.
Il collegio dei giudici ha spiegato nella motivazione della sentenza che il reato di crimini ai danni di prigionieri di guerra e' stato riqualificato in quello contro i civili poiche' gli ex appartenenti alle formazioni militari governative ''avevano in precedenza deposto le armi''.