BRUXELLES – Un voto “fuori è fuori” dall’Ue, quindi “voglio dire agli elettori britannici che non ci sarà nessun altro tipo di negoziato” dopo quello già concluso a febbraio con l’Ue dove il premier David “Cameron ha ottenuto il massimo di quello che poteva avere e noi abbiamo concesso il massimo di quello che potevamo dare”. Così il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker sul referendum sulla Brexit che si terrà giovedì 23 giugno.
“E’ dall’inizio della campagna elettorale che difendo il punto di vista che abbiamo bisogno di un accordo giusto ed equo con la Gran Bretagna, ed è quello che abbiamo fatto” al vertice Ue di febbraio, ha sottolineato Juncker. La Commissione Ue “non gioca un ruolo” nel voto del 23 ma, ha ribadito, “è una cosa buona che la Gran Bretagna resti nell’Ue”. “Bisogna però vedere il risultato delle urne”, ha aggiunto cauto, rifiutandosi di aggiungere altro alle domande in caso di voto finale a favore della Brexit.
E intanto Ryanair fa campagna per il “remain”. Gli “sconti più alti di sempre” sui prezzi dei biglietti aerei. Li ha promessi l’amministratore delegato di Ryanair nel caso giovedì al referendum sulla Brexit dovesse vincere il fronte Remain. “Se la Gran Bretagna deciderà di rimanere nell’Unione europea ci saranno sconti mai visti per chi vorrà farsi una vacanza in Europa”,  ha dichiarato Michael O’Leary all’Independent. “Ci rivolgiamo soprattutto ai signori Johnson, Farage e Gove che non conoscono molto bene l’Europa e hanno bisogno di passare più tempo all’estero”, ha aggiunto con ironia.
Europeista convinto l’amministratore delegato della compagnia irlandese sostiene che “Senza l’Europa e il mercato unico non saremmo cresciuti così tanto. Quello che Johnson e Gove vogliono è tornare indietro ai tempi in cui la British Airways ti faceva pagare 800 sterline per un biglietto e soltanto le persone benestanti potevano permettersi di viaggiare”.    Un mese fa la polizia britannica ha aperto un’indagine su Ryanair per aver lanciato un”offerta speciale Brexit che proponeva ai sudditi di Sua Maestà residenti all’estero di tornare in patria per votare al referendum al costo di soli 19,99 euro a biglietto. A condizione che votassero ‘Remain’.