Calcio scommesse, scandalo in Grecia: serie B travolta

ATENE, 23 GIU – Circa 93.000 pagine di atti processuali che riguardano 85 persone, di cui 15 gia' fermate e 70 ricercate. Queste, sino ad ora, le dimensioni dello scandalo del Calcioscommesse che, dopo l'Italia, e' esploso oggi anche in Grecia, prendendo di sorpresa un Paese che, seppure tradizionalmente abituato alle mazzette e ai soldi sottobanco, e' anche noto per il suo millenario fair play sportivo.

Le indagini della polizia, svolte in collaborazione con lo Sdoe (la Finanza), su scommesse clandestine e partite truccate sono ancora alle prime battute ma, da quanto si e' riusciti a sapere, si basano su ben 41 dossier gia' da tempo sotto il microscopio dell'Uefa. La vicenda era venuta alla luce verso la fine del 2009, quando l'Uefa aveva inviato alla Federcalcio greca un primo dossier con i match sospetti, soprattutto della serie B. In seguito, alla Federazione greca erano pervenuti anche altri dossier che riguardavano complessivamente 41 partite, considerate dagli esperti della Federazione europea da ''leggermente sospette'' a ''corrotte''.

Il Procuratore di Atene, Popi Papandreou, ha reso noti i nomi delle 15 persone, tutte di nazionalita' greca, che sembrano piu' coinvolte nello scandalo delle scommesse clandestine. Fra queste, personaggi di rilievo del mondo del pallone ellenico, contro i quali le accuse formulate vanno dalla associazione per delinquere al riciclaggio di denaro sporco, fino al possesso illegale di armi. Tutti gli accusati hanno chiesto e ottenuto tempo fino a lunedi' per difendersi davanti al giudice istruttore.

Tra gli arrestati figurano presidenti, dirigenti e allenatori di alcuni club di seconda divisione.

Dal canto suo, Il ministro della Giustizia Miltiadis Papaioanou, parlando alla stazione radio Vima, ha espresso soddisfazione per l'operato della magistratura. ''Si tratta – ha detto – di vicende che l'autorita' giudiziaria esamina in piena autonomia. Il ministro non puo' e non deve intervenire in prima persona. Esprimo la soddisfazione dello Stato per il lavoro svolto dalla Giustizia in collaborazione con altre autorita' ''.

Il sottosegretario al Turismo Giorgos Nikitiadis, parlando a Salonicco, ha detto che ''gli ultimi sviluppi sul caso dimostrano che si chiude una pagina, forse la piu' nera nella storia del calcio greco''. ''Il caso delle scommesse clandestine – ha aggiunto – e' molto profondo, le indagini sono ancora in corso. Il dossier relativo alle partite truccate e i sospetti inviato alla Grecia dall'Uefa e' troppo voluminoso ed e' stato diviso in tre parti''. Nikitiadis ha spiegato che ''c'e' stato un ritardo per formulare le accuse perche' il caso riguarda cinque ministeri, mentre serve anche il contributo di agenzie dall'estero''. Dopo questa vicenda – ha aggiunto il sottosegretario – saranno accelerate le procedure per la presentazione della legge che prevede una piu' severa disciplina nel settore dello sport, perche' – ha concluso – ''l'obiettivo del governo e quello di ripulire il gioco del calcio, di fermare la violenza negli stadi e di far tornare le famiglie sugli spalti''.

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Emiliano Condò