LONDRA – Cameron fa marcia indietro sui matrimoni gay: per riconquistare il consenso dei deputati Tory nel panico dopo la batosta elettorale del 3 maggio, il primo ministro ha strappato il Discorso della Regina, riscrivendo l'agenda legislativa del governo per il prossimo anno parlamentare sulla falsariga del programma del sindaco di Londra Boris Johnson, il nuovo idolo dei conservatori. Il programma del governo sara' presentato alle Camere per bocca della sovrana mercoledi' prossimo e il primo ministro ha deciso di mettere in naftalina il piano di legalizzare le nozze gay, ha appreso il Sunday Times, mentre altre riforme care ai partner LibDem come quella dei Lord potrebbero venire annacquate.
''Vogliamo sinceramente arrivare ai matrimoni gay ma questo non e' il momento'', ha detto una fonte di Downing Street al domenicale britannico. Nelle elezioni di giovedi' i Tory hanno perso 405 posti di consiglieri comunali e 12 amministrazioni locali. Molti parlamentari sono convinti che la sconfitta sia da attribuire a recenti passi falsi del governo, dall'immigrazione agli sgravi fiscali per i ricchi, e reclamano un'agenda puntata sui valori conservatori tradizionali simile a quella che ha portato Johnson ad essere riconfermato sindaco.