SARAJEVO – Una donna, Senka Saric, per tre anni ha murato vivi dei cani all’interno delle intercapedini della sua abitazione a Sarajevo. La donna utilizzava questo barbaro rituale per poi trasferire i cani in una casa di campagna dove li macellava con l’aiuto del marito per poi vendere la carne ai ristoranti della zona.
Tutto il vicinato era a conoscenza dell’esistenza di questa prigione per cani, ma solo una donna si è sempre ribellata. Si tratta di Jelena Paunovic, che ha combattuto per tre anni attraverso comunicati, denunce, foto messe in rete. Una lotta quotidiana per salvare la vita di questi poveri cani a cui ogni giorno andava a portare del cibo per alleviargli la sofferenza.
Le autorità non faceva irruzione perchè era un’abitazione privata e senza mandato non era possibile nessuna azione. Il mandato non è stato possibile ottenerlo in nessun modo. E intanto la barbarie continuava.
I vicini sopportavano la puzza di feci e urina e i guaiti dei poveri animali che andavano avanti per tutta la notte. Tutto senza battere ciglio. Dopo tre anni di battaglie Jelena Paunovic è riuscita a radunare un gruppo di persone ed a circondare la casa dell’aguzzina. Il cordone non si è mosso fino a quando la polizia non ha fatto irruzione liberando i sei cani prigionieri ed arrestando Senka Saric. Al momento si cercano altri possibili nascondigli all’interno dell’abitazione, ma grazie a Jelena l’incubo è finito.