Il gruppo Coop ha deciso di consentire l’uso della macellazione halal in alcuni punti vendita: secondo la pratica islamica, la morte dell’animale avviene in questo caso per dissanguamento. La notizia ha suscitato le proteste degli animalisti. Ma in Francia la macellazione halal non solo è già consentita, ma in alcuni casi addirittura “forzata”: una catena di fast food ha imposto alimenti ottenuti secondo questa pratica, andando così a “discriminare” la carne tradizionale.
Dall’inizio di febbraio l’azienda ha consentito all’Ipercoop “Casilina”, a Roma, di praticare la macellazione secondo i dettami della religione islamica. Secondo il metodo halal gli animali devono essere coscienti al momento dell’uccisione: l’uccisione prevede che trachea ed esofago siano recise. La soppressione deve essere fatta in una sola volta, perché non è permesso un altro taglio. In base alla legge coranica, infine, il dissanguamento deve essere spontaneo e completo.
Le associazioni animaliste non tollerano che gli animali vengano uccisi in uno stato di coscienza: su questo punto la Coop ha specificato che gli animali saranno storditi prima di essere soppressi. Si tratta di una deroga al procedimento tradizionale, deroga che l’azienda ha concordato con i delegati delle comunità islamiche: l’animale sarà stordito elettronicamente, ma la macellazione manterrà comunque la dicitura “halal”.
Alcuni clienti hanno minacciato di boicottare il marchio Coop e “La Padania” non ha perso l’occasione per sottolineare l’indignazione dei consumatori: secondo il quotidiano leghista è in atto una vera e propria “ribellione” dei soci Coop che non protestano solo per ragioni animaliste ma anche contro l’introduzione di pratiche lontane dalla cultura italiana.
La macellazione halal è un argomento che tiene banco anche in Francia: qua però il fenomeno ha preso la piega di una “discriminazione al contrario”. Dall’autunno scorso, la catena di fast food “Quick” propone in otto suoi ristoranti solo cibo halal: gli hamburger saranno fatti di carne trattata secondo procedimento halal. L’altra novità è che il tacchino affumicato sostituirà la carne di maiale.
L’esperimento, che è stato portato avanti a Argenteuil, Marsiglia e Roubaix, ha suscitato subito polemiche nelle città interessate: il sindaco di Roubaix, René Vandierendonck, ha deciso persino di ricorrere ad Halde (l‘Autorità contro le discriminazioni): secondo il primo cittadino col regime di tipo monopolistico “si va troppo oltre”. Per questo l’avvocato del Comune ha deposto una denuncia di discriminazione.