L’arresto del regista Roman Polanski fu favorito e voluto dalle autorità svizzere. Secondo quanto riferisce l’agenzia di stampa Associated Press, infatti, la cattura del regista è stata favorita proprio dai servizi di intelligence elvetici che hanno stabilito un contatto diretto con gli Usa per decidere il da farsi.
Polanski è accusato di violenza sessuale ai danni di una minorenne. L’episodio avvenuto nel 1978 ma per gli stupri la giustizia americana non prevede prescrizione. Una serie di e-mail, secondo l’Ap, testimonierebbero i contatti tra Svizzera e Usa nei giorni immediatamente precedenti all’arrivo in Svizzera del regista.
Le autorità svizzere, dal canto loro, non smentiscono le mail e sottolineano di avere agito correttamente. Al contrario, per il portavoce del ministero della Giustizia, Folco Galli, le mail ottenute dall’Ap dimostrano la regolarità delle procedure di polizia messe in atto quando una persona che risulta ricercata è attesa in Svizzera.
Galli ha affermato che le autorità federali hanno contattato gli Usa per sapere se il mandato d’arresto internazionale fosse ancora in essere. Dopo avere ricevuto la conferma che il provvedimento non era decaduto, ha poi aggiunto, la Svizzera era obbligata a procedere con l’arresto.
Nessun chiarimento, però, sul perchè gli Svizzeri abbiano deciso di smettere di proteggere Polanski proprio in concomitanza con la sua ultima visita nel Paese. Il regista, infatti, è un frequentatore abituale del paese elvetico visto che possiede anche uno chalet.
Il 20 ottobre i magistrati svizzeri hanno respinto un’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Polanski ritenendo elevato il pericolo di fuga.
