Il cellulare ha più anni di quello che dicono. L’invenzione potrebbe risalire al 1922: è quanto sembra dimostrare un vecchio filmato ritrovato negli archivi della casa di produzione cinematografica britannica Pathé che, dai primi del ‘900, produce video-notiziari.
Nel breve film muto e su cui ora l’azienda sta cercando di scoprire qualche dettaglio in più, la protagonista Eve, insieme alla sua amica, “scopre il mondo senza fili”. Passeggiando per strada – le immagini sembrano riprese in una città americana – la donna si avvicina a un idrante e vi collega un ingombrante apparecchio telefonico (che ha la forma di una scatola) tramite un filo. Dall’idrante poi parte un altro filo che è collegato a un ombrello.
La donna apre l’ombrello, che funziona da antenna, e ‘per magia’ riesce a telefonare a un centralino cui chiede di ascoltare una canzone. Ecco inventato non solo il cellulare, ma anche il concetto di musica portatile: la centralinista avvicina il telefono a un grammofono e fa ascoltare la canzone richiesta a Eve.
“E’ sorprendente – ha detto il portavoce di Pathé, Mark Harris – che circa 90 anni fa la tecnologia della telefonia cellulare e la musica ‘mobile’ non solo fu pensata ma anche sperimentata”. Si ritiene che gli esperimenti con quel tipo di primitiva tecnologia senza fili siano stati fatti tra gli anni 10 e gli anni 20. I cinegiornali cui appartengono le immagini, chiamati Evés Film Review e dedicati al pubblico femminile con notizie e curiosità, furono proiettati tra il 1921 e il 1933 nelle sale britanniche. L’episodio del ‘cellulare’ è il numero 41.