
PARIGI – “C’era bisogno di questa escalation?”. A parlare รจ uno dei fondatori di Charlie Hebdo, il settimanale satirico bersaglio dei terroristi e diventato in Francia, e non solo, simbolo della libertร d’espressione. E’ stato l’ottantenne Delfeil De Ton a incrinare la compatta solidarietร a Charlie Hebdo. Una voce che critica apertamente metodi e vignette del settimanale.
“Ce lโho veramente con te, Charb – ha scritto al direttore e disegnatore assassinato De Ton in una lettera su Nouvel Obsevateur-. Che bisogno cโera di trascinare tutti in questa escalation?”. De Ton parla di Stephane Charbonnier, il direttore assassinato, come di “un ragazzo brillante ma testardo”.
Delfeil de Ton testimonia nel suo articolo che Wolinski, il caricaturista ucciso a 80 anni dai Kouachi, non condivideva i modi di Charb e glielo avrebbe confidato: “Credo che siamo degli incoscienti e degli imbecilli che corriamo un rischio inutile. Tutto qui”, gli avrebbe detto Wolinski un giorno. Poi De Ton continua il suo affondo: “Ci si crede invulnerabili. Per anni, decine di anni, si fa provocazione e poi un giorno la provocazione si ritorce contro di noi. Non bisognava farlo”.