LONDRA – Sembra una scena del film ‘Niente da Dichiarare’, l’ultima commedia di Dany Boon ambientata in una piccola stazione doganale tra il Belgio e la Francia. Invece è tutto vero. Solo che a bisticciare con i colleghi belgi questa volta sono i britannici. Che hanno ricevuto svariate minacce per aver cercato di contenere una ‘falla’ nel sistema di controllo dei passaporti sulla linea Eurostar Bruxelles-Londra.
Il treno veloce, infatti, prima di tuffarsi sotto la Manica compie una fermata a Lille, in Francia. Poiché si tratta di due Paesi firmatari dell’accordo di Schengen, nessuno controlla ai passeggeri i documenti – al contrario di quanto avviene per chi ha acquistato i biglietti per Londra. Questo perché la Gran Bretagna non fa ovviamente parte di Schengen. Il problema è che nessuno controlla i passaporti a bordo del treno e non c’è un meccanismo per accertarsi che chi deve scendere a Lille effettivamente scenda. Risultato. Ingresso libero nel Regno Unito per tutti – o almeno quelli che conoscono il trucchetto.
Gli agenti della UK Border Agency (UKBA) si sono quindi attivati per tappare il ‘buco’ compiendo dei controlli alla fonte. I colleghi belgi però non hanno gradito. La BBC ha infatti scoperto che lo scorso aprile, proprio mentre gli agenti dell’UKBA stavano interrogando due iraniani, i loro omologhi di Bruxelles sono intervenuti con decisione.
“Questa storia deve finire”, ha detto uno degli agenti belgi. “Non siete in Gran Bretagna, ora vi trovate all’interno di Schengen. Se queste persone dovessero lamentarsi voi verreste arrestati”. Il dialogo, trascritto in un ‘carteggio’ via mail tra i funzionari dell’UKBA, è stato letto e trascritto dalla BBC.
L’episodio, ha raccontato una fonte, ha portato gli agenti britannici a “chiudere un occhio nei confronti dei sospetti” per paura di essere arrestati dai colleghi belgi. La questione è ora finita al ministero degli Esteri britannico che, per bocca del suo ambasciatore a Bruxelles, ha espresso la “preoccupazione” dell’UKBA sul pertugio di Lille.
