PAMPLONA (SPAGNA) – Vino, sangria, eccitazione e sangue. Il menù della festa di San Firmino a Pamplona, nel nord della Spagna, ha confermato le attese delle centinaia di migliaia di turisti che ogni anno accorrono per assistere alla corsa dei tori nelle vie e nelle piazze del centro storico.
Il bilancio provvisorio della prima giornata della festa è di quattro feriti lievi, ma c’è tempo fino al 14 di questo mese per riempire le sale di pronto soccorso degli ospedali. Talvolta ci è pure scappato il morto, come due anni fa quando un toro caricò un ventisettenne, ma niente sembra trattenere i 2-3000 corridori che fanno da cornice a sei immensi e paurosi tori, muovendosi insieme con loro, quasi mischiandosi con gli animali in un misto di audacia e spericolatezza della durata di un paio di minuti, lungo un percorso di circa un chilometro.
La corsa odierna, ha detto un portavoce della festa, è stata “veloce e pulita”. I feriti sono tre spagnoli e un panamense. Per la città la corsa è un’attrazione turistica di grande importanza, con ovvi riscolti economici. Ogni anno circa un milione e mezzo di turisti riempie alberghi e ristoranti.
Le immagini del primo giorno di corsa (foto AP/LaPresse):

















