Covid nel Regno Unito, la variante inglese è più mortale. Oggi altri 1.400 morti e 40mila nuovi contagi (foto ANSA)
La variante inglese del Covid non è solo più contagiosa del ceppo originario, ma stando agli ultimi dati e “segnali” elaborati dagli esperti potrebbe essere anche più mortale. Lo ha detto nella conferenza stampa di oggi, 22 gennaio, a Downing Street il premier britannico Boris Johnson, citando un’indicazione corretta da parte degli scienziati a questo proposito, sulla base di alcune prime evidenze registrate in questo senso.
Resta pesante il bilancio quotidiano dell’emergenza Covid nel Regno Unito malgrado il lockdown e la lenta frenata dell’ondata innescata dalla virulenta variante inglese dell’infezione. Il numero di morti ufficialmente registrati nelle ultime 24 ore torna a salire a 1401, fino a oltre 96.000 circa dall’inizio della pandemia, secondo i dati diffusi a margine di un briefing di aggiornamento affidato oggi a Downing Street al primo ministro Boris Johnson, affiancato dai professori Patrick Vallance e Chris Whitty, consigliere scientifico capo del governo e chief medical officer dell’Inghilterra.
I nuovi contagi si assestano invece a 40.261 su 665.000 tamponi giornalieri. Mentre in positivo si segnalano il calo dell’indice Rt di diffusione del virus a 0,8-1, per la prima volta di nuovo entro la soglia 1 di trasmissione esponenziale da dicembre; nonché l’ulteriore progresso delle vaccinazioni oltre 5 milioni e mezzo di dosi somministrate (5,3 milioni di prime dosi e quasi mezzo milione di richiami).
Con i numeri di oggi il Regno Unito si conferma al record europeo in cifra assoluta per numero di morti dall’inizio della pandemia. In rapporto alla popolazione resta invece dietro al Belgio e (di pochissimo) alla Repubblica Ceca, oltre che alla piccola Slovenia, mentre supera stasera dopo alcuni mesi l’Italia di stretta misura, con 1.410 decessi per milione di abitanti contro 1.402 della Penisola.