Crisi economica, Merkel: “Troppa speculazione”. La Csu: “Via la Grecia dall’euro”

Angela Merkel

Serve una miglior regolamentazione dei mercati finanziari internazionali, caratterizzati ancora da «troppa speculazione» come testimoniato dalla crisi economica in Grecia.

Lo ha affermato il cancelliere tedesco, Angela Merkel, nel discorso del sabato trasmesso in radio e su Internet. La Merkel ha sottolineato che la Germania «ha chiesto alla Commissione Europea di avanzare proposte per proibire simili speculazioni».

Il cancelliere tedesco ha ribadito l’importanza di istituzioni finanziarie internazionale come l’Fmi (il Fondo monetario internazionale) nel creare regole più efficaci e a loro ha rivolto un appello per favorire la creazione di una crescita «ecologicamente e socialmente compatibile» in tempi di globalizzazione.

Il partito cristiano-sociale bavarese (Csu), ha chiesto intanto l’uscita della Grecia dall’euro. In un’intervista al settimanale Der Spiegel, il capogruppo della Csu, Hans-Peter Friedrich, spiega che la Grecia «non ha solo un problema di liquidità, ma anche problemi strutturali e di crescita», per questo motivo Atene «deve seriamente prendere in considerazione di uscire dall’euro», poiché una tale decisione «non può più essere dichiarata tabù».

L’uscita della Grecia è prospettata anche dalla stampa conservatrice e da quella progressista, con il berlinese Tagesspiegel che titola il suo commento «L’ultima soluzione è l’uscita», mentre il conservatore Frankurter Allgemeine Zeitung (Faz) titola in prima pagina «L’incubo», richiamando possibili crisi  simili a quella greca anche per Portogallo, Spagna e Italia. Il giornale spiega che «i funzionari di Bruxelles »inseriscono il pilota automatico, del resto non devono giustificarsi dal punto di vista elettorale davanti a nessun popolo. Chi invece da politico tedesco vuole essere rieletto, dovrebbe guardare in faccia la realtà». E la realtà, secondo il giornale, è che «la Grecia non è più in grado di pagare i suoi debiti e il primo pacchetto di crediti dell’Ue è solo «una goccia d’acqua su una pietra arroventata». L’unica soluzione possibile in una situazione del genere, secondo la Faz, è quella di un ritorno di Atene alla dracma, poiché solo una svalutazione permette di uscire dalla spirale discendente. La Grecia potrebbe di colpo uscire dall’euro, tornare alla propria moneta e ridurre i vecchi debiti».

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giannattasio