ATENE – Dopo i violenti disordini e gli episodi di vera e propria guerriglia urbana che mercoledi' hanno stravolto per ore il centro di Atene, oggi e' il giorno del bilancio dei danni che, almeno per il momento, appaiono incalcolabili. Secondo le prime cifre prodotte dalla Camera di Commercio e Industria di Atene (Ebea), molte imprese del centro della citta' avrebbero ognuna subito danni che superano i 500 mila euro.
Stando ad un rapporto della polizia, sono stati ''distrutti'' otto negozi e tre banche, mentre gravi danni hanno subito anche gli alberghi che si affacciano sulla piazza Syntagma dove si sono svolti gli scontri piu' violenti. Da parte sua, l'Associazione degli Albergatori di Atene ha espresso il proprio rammarico per i fatti degli ultimi giorni e ha fatto appello a tutti per ''un autocontrollo generale in questi momenti difficili e per quelli ancora piu' difficili previsti per tutti noi''. Ma neppure ha nascosto la preoccupazione per i danni d'immagine al turismo cittadino con le conseguenti cancellazioni delle prenotazioni e la pessima pubblicita' derivata dall'evacuazione degli ospiti del lussuoso Hotel King George che la direzione dell'albergo ha deciso durante i disordini. Il ministro per il Turismo Pavlos Geroulanos, riferendosi ai fatti di mercoledi', ha detto che ''l'immagine data da Atene era inaccettabile. La Grecia – ha detto – e' un paese che offre un eccellente prodotto turistico che non deve essere danneggiato in alcun modo''.
Intanto il Comune di Atene ha annunciato che presentera' denuncia contro ignoti per i danni subiti durante gli incidenti. Secondo i primi calcoli del municipio, soltanto i danni fatti ai cassonetti per l'immondizia superano i 200 mila euro, mentre il servizio di pulizia del comune ha raccolto ieri in piazza Syntagma oltre 30 tonnellate di sassi, pezzi di marmo, vetri e altri detriti. I danni maggiori li hanno subiti i marmi della piazza che – come ha detto al quotidiano Ethnos il vicesindaco responsabile per la nettezza urbana, Antonis Varelas – il Comune non potra' riparare per mancanza di fondi. Grave anche la situazione dei cassonetti per la raccolta differenziata: ''Da gennaio – ha detto Varelas – ne sono stati distrutti 600. Stiamo pensando di ritirarli dalle strade''.
