Crisi in Grecia: aumentano le aggressioni ai politici

ATENE, 3 GIU – Stanno aumentando in modo pericoloso in Grecia i casi di violenza e di disapprovazione dei cittadini contro i politici. Dopo gli attacchi di un gruppuscolo di ''indignati'' contro alcuni parlamentari avvenuto poche sere fa fuori dal Parlamento, un altro caso si e' registrato a Corfu' dove un gruppo di parlamentari greci ed europei sono stati fatti segno ad un nutrito lancio di sassi che per poco, secondo quanto riferito da alcuni presenti, non hanno provocato feriti tra gli aggrediti tra i quali c'era anche il figlio minorenne di un europarlamentare.

L'ultima aggressione in ordine di tempo si e' verificata ieri sera ad Argiroupoli, a sud-est di Atene, quando un gruppo di circa 40 persone ha costretto sotto il lancio di sassi e di altri oggetti il portavoce del governo socialista Giorgio Petalotis ad abbandonare la sala dove stava tenendo un comizio. Il Pasok, il partito socialista al governo, accusa i dirigenti e gli elettori della piccola formazione di sinistra Syriza di fomentare le violenze.

''Sappiamo – ha detto il ministro della Sanita', Andreas Loverdos – chi fa parte di questi gruppi. Si vergognino coloro che organizzano queste aggressioni''. Petalotis, da parte sua, ha accusato i dirigenti di Syriza per l'attacco subito definendoli ''fascisti'' e ''farabutti''.

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