BIRMINGHAM – “L’ho accoltellato due volte, poi ho visto che avevo un tratto dell’intestino in mano”. Così Daly Seed, 35 anni, di Birmingham descrive l’aggressione al violento ex marito Bilal Miah, 31 anni, mentre facevano sesso: lui dice che era consenziente, lei ha sostenuto che lui la stesse violentando.
In tribunale, la donna piangendo ha raccontato la sua storia drammatica: due anni di matrimonio islamico in cui ha subito dal marito continue violenze fisiche e verbali. Dopo due ore, la giuria l’ha scagionata dall’accusa di tentato omicidio, avendo agito per legittima difesa.
La coppia ormai divorziata, si era incontrata in casa della Seed per discutere sulla custodia della loro figlia e Miah in tribunale ha dichiarato che avevano avuto rapporti sessuali consensuali.
Diversa la versione della Seed: afferma che l’ex marito, un immigrato clandestino che ha evitato l’espulsione solo perché hanno un figlio, prima l’ha picchiata con un bastone perché opponeva resistenza e poi l’ha violentata: per questo, l’ha accoltellato due volte allo stomaco.
“Avevo un pezzo di intestino in mano, l’ho buttato sul pavimento e visto che era fuoriuscito completamente dalla pancia di Bilal”, il raccapricciante racconto della donna.
L’ex marito è riuscito a scappare dall’appartamento ma la Seed ha continuato l’aggressione in strada, anche se ha testimoniato di averlo inseguito solo per assicurarsi che non tornasse in casa.
L’uomo è stato trovato alle 3 del mattino, i vicini hanno sentito le grida e chiamato la polizia.