VIAREGGIO – “Quelle pagine strappate del diario e la lettera, l’ultima testimonianza di Daniele sono le prove che si deve ancora indagare. Non so se mio figlio è stato picchiato, certamente non è stato soccorso. Lo hanno fatto morire solo come un cane”.
Cira Antignano racconta in lacrime l’ultimo mistero sulla morte del figlio, Daniele Franceschi, 36 anni, avvenuta dentro un carcere in Francia per motivi ancora non chiari secondo la famiglia. L’ultima novità riguarda un diario dal carcere che l’uomo teneva e che sarebbe stato trovato con alcune pagine strappate.
L’ultima lettera, alla madre, risale a poche ore prima di morire, il 25 agosto scorso. Daniele l’aveva nascosta nelle pieghe di un maglione. “Cara ma’, oggi ho avuto un dolore alla spalla molto forte ed è una cosa che si ripete da settimane e di frequente – scrive Daniele – mi è appena presa una fitta forte di dolore dalla spalla sinistra fin verso il cuore, ma stamani mi hanno fatto la radiografia e mi hanno detto che cuore e polmone sono a posto. Tra una settimana mi rifaranno le lastre, ma ho l’idea che scoprire che cosa è e che cosa sarà non è un’impresa facile. Non ho mai avuto un infarto, ma se dovessi descrivere il dolore che provo direi che è simile a un infarto. Sento crescere il dolore a poco a poco dalla spalla verso il cuore”.
Qualche giorno dopo questa lettera Daniele viene trovato morto in cella. Arresto cardiaco diceva il referto medico. “Le autorità francesi dovranno spiegarci perché alcune pagine del diario di Daniele sono state strappate – afferma l’avvocato Aldo Lasagna – e guarda caso sono le ultime scritte, dal 31 luglio in poi. Forse c’erano testimonianze importanti”.
