
Della morte di Daniele Franceschi, morto in carcere a Grasse, si occuperà un giudice istruttore. Lo ha comunicato il procuratore di Grasse attraverso il console italiano a Nizza.
Sarà dunque il giudice istruttore Sandrine André a condurre l’inchiesta sulla causa del decesso di Daniele Franceschi all’indomani dell’autopsia condotta dai medici legali francesi nominati dal pubblico ministero Arpaia che hanno escluso ”qualsiasi forma di natura traumatica” sul corpo del carpentiere viareggino.
Il rapporto sull’autopsia – redatto in via orale al pubblico ministero – sarà pronto quando verrà eseguito l’esame microscopico e tossicologico sul cuore di Daniele e sui tessuti prelevati durante l’esame medico legale.
”Tutto quello che potremo fare per andare incontro alle autorità italiane e per far luce su questa vicenda dal punto di vista umano e scientifico sarà fatto”, ha detto oggi all’ANSA il ministro degli Esteri francese, Bernard Kouchner, commentando l’esortazione del ministro Franco Frattini a ”cercare la verità ” sulla vicenda del detenuto italiano Daniele Franceschi, morto in un carcere francese.
Kouchner ha commentato brevemente la vicenda di Franceschi al termine di una conferenza stampa al ministero degli Affari europei, dedicata alla tassazione delle transazioni finanziarie.
”Comprendiamo e condividiamo il dolore della famiglia di questo giovane detenuto – ha sottolineato il portavoce del Quai d’Orsay, Bernard Valero, facendo seguito alle parole del ministro – faremo tutto il possibile per conoscere le cause della morte. Per questo è stata fatta l’autopsia, per questo c’è un’inchiesta in corso”.
Sulla gestione della dolorosa vicenda in questi giorni e dei rapporti con le autorità italiane, Valero ha aggiunto che la Francia ”ha fatto in modo che la legalità internazionale fosse rispettata”.
