Westergaard vive nella cittadina di Arhus, nell’ovest del paese.
Nel 2008 il vignettista era stato indicato come l’obiettivo di un presunto attentato e tre persone erano state arrestate. Assieme agli altri autori delle vignette, comparse nel 2006, era stato più volte minacciato di morte.
Secondo l’intelligence danese, il ventottenne somalo che ieri sera ha tentato di entrare nell’abitazione di Kurt Westergaard avrebbe legami col movimento terroristico somalo Al Shabbab, nonché con Al Qaeda.
L’uomo, ferito ed arrestato dagli agenti di guardia alla casa dell’autore di una delle famose e controverse vignette su Maometto, aveva con se un’arma da taglio (un’ascia secondo le informazioni dell’Afp, un coltello secondo la Reuters).
“Il tentato assassinio del disegnatore Kurt Westergaard è legato al terrorismo. La persona arrestata ha legami con l’organizzazione terroristica somala Al Shabbab e con i capi di Al Qaida nell’est dell’Africa”, si legge in un comunicato congiunto della polizia e del servizio controterroristico interno danese.
Malcolm Brabant, della BBC, ha intervistato Westergaard dopo l’aggressione il quale ha sollevanto una serie di interrogativi sulle misure di sicurezza messe in atto dai servizi segreti danesi per proteggere l’artista.
Militanti islamici hanno messo una taglia di 1 milione di dollari sulla testa di Mr. Westergaard.
