BRUXELLES – Il Tribunale Ue ha annullato le ammende inflitte dalla Commissione europea alla Mitsubishi ed alla Toshiba per la loro partecipazione ad un cartello nel settore delle apparecchiature utilizzate per controllare i flussi energetici, ossia quelle di comando con isolamento in gas (Gis).
I giudici hanno inoltre ridotto l'ammenda della Fuji, dell'importo iniziale di 2,40 milioni di euro, a 2,20 milioni, mentre e' stata confermata l'ammenda di 50,40 milioni di euro inflitta all'Hitachi.
L'Antitrust europeo nel 2007 aveva comminato una multa complessiva da 750 milioni di euro a undici gruppi attivi nel settore dell'elettricita', accusati di aver fatto il cartello. Le societa' coinvolte erano Abb, Areva, Fuji, Hitachi, Japan Ae, Power Systems, Mitsubishi Electric, Schneider, Siemens, Toshiba e VA Tech.
Le societa' sanzionate avevano poi presentato ricorso ai giudici del Lussemburgo per chiedere l'annullamento della decisione della Commissione. Le giapponesi Mitsubishi e Toshiba si erano viste infliggere le multe piu' elevate, rispettivamente di 118,58 milioni e di 90,9 milioni di euro.
Nella sua sentenza di oggi, il Tribunale Ue fa rilevare, tra l'altro, che la Commissione nell'infliggere le multe ha violato il principio della parita' di trattamento.