Un ex membro delle SS è stato condannato all’ergastolo da un tribunale tedesco per l’esecuzione di tre civili in Olanda. Heinrich Boere, 88 anni ha ammesso di avere ucciso a colpi di pistola tre civili olandesi quando faceva parte dell’unità “Feldmjer”, in realtà un commando di killer delle SS. Ma si è giustificato affermando che lo fece per obbedire agli ordini.
Boere aveva ammesso gli omicidi lo scorso dicembre con una lettera presentata ai giudici dal suo avvocato. Nella missiva, l’ex membro delle SS aveva raccontato di avere fatto parte nel 1944 del Feldmeijer kommando delle SS – composto da 15 persone – e di avere per tre volte ricevuto in segreto i nomi e gli indirizzi di presunti artigiani da uccidere. Ogni volta, le indicazioni venivano fornite su un pezzetto di carta da distruggere immediatamente dopo l’operazione.
Boere aveva spiegato anche come erano avvenuti gli omicidi. In particolare, le vittime erano un farmacista e due ciclisti. All’epoca, l’ex nazista era convinto che si trattasse di azioni di rappresaglia e di repressione della Resistenza, come ha osservato il suo legale.
Prosegue intanto in Germania il processo al presunto boia di Sobibor, John Demjanjuk, 89 anni, accusato di avere preso parte all’eccidio di 27.900 ebrei – nel 1943 – nel campo di concentramento di quella cittadina nella Polonia occupata. In questo caso, il verdetto è atteso entro il sei maggio prossimo, ma la data potrebbe slittare a causa delle precarie condizioni di salute dell’imputato, che stanno rallentando le udienze.
