KIEV – Ha ammesso in tribunale di essersi appropriato indebitamente 2,4 milioni di euro di denaro pubblico Volodimir Artiukh, imprenditore a capo della AK Engineering, azienda che si è aggiudicata l'appalto per la ricostruzione dello stadio olimpico di Kiev, dove il primo luglio si giocherà la finale di Euro 2012.
Secondo la versione online della rivista in lingua inglese 'Kyiv Post', nel 2009 Artiukh avrebbe ottenuto un finanziamento di 2,4 milioni di euro da una banca di proprietà dello Stato (Rodovid) per rinnovare un ufficio vicino a piazza Santa Sofia, nel centro di Kiev, e questi soldi sarebbero poi scomparsi senza che fosse effettuato alcun lavoro di ristrutturazione.
Quando si è aggiudicato l'appalto per rinnovare lo stadio olimpico di Kiev, Artiukh era già sotto inchiesta. L'imprenditore ha detto in tribunale che gli era stato offerto il 3% della somma elargita dallo Stato, cioè circa 74 mila euro, per occultare il denaro attraverso una serie di scambi tra aziende: l'ultima della catena, secondo gli investigatori, era intestata ad un senzatetto.
La Ak Engineering di Artiukh è stata inoltre oggetto di due indagini riguardanti la costruzione dello stadio olimpico. Una di queste, che riguarda la realizzazione del sistema di drenaggio delle acque nere, è ancora in corso.