ROMA, 30 GIU – E' destino che questi europei corrano paralleli alla politica e che le grandi sfide si stiano intrecciando con i nodi della crisi: e sara' cosi' anche domani, alla finalissima di Kiev. Spagna e Italia contro sul campo ed insieme in tribuna autorita' dove il premier Mario Monti ed il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, entrambi attesi allo stadio olimpico di Kiev, potrebbero trovarsi vicini, anzi vicinissimi, a due presidenti 'scomodi': l'ucraino Viktor Ianukovich ed il bielorusso Alexander Lukashenko.
Due personaggi difficili, seppur a volte frequentati dai leader europei: il primo, Ianukovich, nel mirino dell'Unione europea per la controversa detenzione di Yulia Timoshenko in carcere con dubbie accuse che molti ritengono politiche; il secondo, Lukashenko, tristemente famoso per gravi violazioni degli standard democratici e dei diritti umani, definito dagli americani ''l'ultimo dittatore d'Europa''.
Il rigidissimo cerimoniale della Uefa non e' infatti intenzionato a fare sconti e con tutta probabilita' sara' difficile per il duo Monti-Rajoy evitare una stretta di mano con la coppia Ianukovic-Lukashenko. Intanto li' sotto, le furie rosse tenteranno di battere gli azzurri per raggiungere l'obiettivo della 'triplete', cioe' la vittoria del secondo europeo di seguito inframezzato da un mondiale.
Certo, ci sarebbe andata anche la cancelliera tedesca Angela Merkel a vedere la finalissima se l'Italia non avesse demolito i bianchi di Germania nella semifinale di Varsavia. Il ''dossier Ucraina'' e' stato infatti affrontato ben prima della semifinale e le polemiche che avevano investito l'Ucraina per il caso Timoshenko all'inizio degli europei si sono affievolite via via che le partite catturavano l'attenzione dell'opinione pubblica.
Ma l'arrivo di Lukashenko non ingentilisce di certo il 'parterre' di questa attesissima finale latina. L'immarcescibile leader bielorusso viene dal Venezuela dove ha incontrato un altro controverso presidente, quell'Hugo Chavez che tanto spaventa Washington. E come se non bastasse, hanno fatto scalpore in questi giorni delle foto che mostrano il figlio di Lukashenko, Nikolai 8 anni, con una pistola sotto un completino grigio, pare un regalino del padre secondo diversi siti web venezuelani.