PARIGI – La Procura di Parigi ha aperto a metà giugno un'inchiesta preliminare su eventuali ''abusi di potere'' nella vicenda che vede coinvolta la ministra dell'Economia francese e candidata alla presidenza del Fondo monetario internazionale (FMI), Christine Lagarde, e l'uomo d'affari Bernard Tapie.
L'inchiesta ha nel mirino le decisioni prese da alti funzionari dello stato francese, secondo quanto si apprende, e in particolare – secondo quanto scrive Le Monde – Jean-Francois Rocchi, uno dei più stretti collaboratori della Lagarde ed ex presidente del Consorzio di realizzazione (CDR).
Tale organismo fu istituto nel 1995 per gestire l'enorme passivo del Credit Lyonnais, che era stato sull'orlo del fallimento.
Il CDR è sospettato di aver favorito gli interessi di Tapie nel quadro della procedura di arbitrato portata a termine a fine 2007 e per la quale nelle tasche di Tapie sono finiti in totale 403 milioni di euro. La Lagarde, per il suo ruolo nella vicenda, rischia un'inchiesta della Corte di giustizia della repubblica, il tribunale dei ministri.