ROMA – Formentera. Razzo da yacht italiano: incendio e rivolta isolana. A bordo di uno yacht battente bandiera slovena ma di proprietà italiana, Roberto P. 43 anni, italiano) ha sparato un razzo intorno alle 10 di sera in direzione di Espalmador, un suggestivo isolotto a Formentera, provocando un grosso incendio. E’ stato arrestato e rilasciato su cauzione dopo un giorno e mezzo di detenzione.
Con le autorità il suo avvocato ha giustificato l’episodio raccontando di una esercitazione con il comandante dell’imbarcazione finita male, quando accidentalmente è partito un bengala di segnalazione. Giustificazione che i residenti locali invece considerano del tutto inventata (“esercitazioni alle 10 di sera?”) e anzi costituisce l’ennesima bravata degli italiani che in massa hanno occupano l’isola considerandola una colonia.
La storia raccontata da La Stampa segnala che il livello di sopportazione dei residenti nei confronti dei “maleducati” italiani ha superato il livello di guardia. Del resto il 70% degli arrivi è rappresentato da italiani, stessa percentuale tra i proprietari di bar, ristoranti, boutique.
Il rifugio hippy di un tempo sta diventando un’altra cosa. «L’hanno deformata, questa non è Ibiza», dice Alessandro Mancini, romano, uno dei massimi conoscitori dell’isola. Gli italiani, è analisi condivisa, sono i responsabili di questa mutazione e l’antipatia diffusa tra i locali è sempre meno nascosta. «Girano ubriachi dalle nove di sera in poi con i motorini – racconta un commerciante di Formentera -, distruggono le dune con i loro aperitivi e ora questa storia del bengala: so che non siete tutti così, ma in giro c’è parecchia irritazione. (Francesco Olivo, La Stampa)