Un altro dipendente di France Telecom si è suicidato. È il venticinquesimo caso nell’ultimo anno e mezzo.
La catena di morti aveva portato il numero uno dell’azienda, Didier Lombard, a fare pubblicamente “mea culpa”. «Ho sottovalutato i segnali di sconforto che arrivavano dal personale», aveva detto il 9 ottobre Lombard. Un ammissione di responsabilità sui metodi di lavoro denunciati dai dipendenti.
Qualche giorno prima, i vertici societari avevano provato a scuotere l’ambiente con il cambio del vice amministratore delegato: Louis-Pierre Wenes è stato sostituito da Stephane Richard, un avvicendamento che era previsto per il 2011.
