“Io, Franceschi Daniele – scrisse il detenuto italiano il 24 agosto – chiedo di poter essere visitato in un ospedale “esterno”, dato che sento un forte dolore al cuore e alla spalla sinistra. È urgente!…”.
Dal carcere spiegano che probabilmente Daniele ha scritto quel biglietto disperato dopo che la posta interna del carcere era già stata ritirata. Dal rapporto del brigadiere capo della polizia Arnaud Pagotat, intervenuto con i suoi uomini dopo la scoperta del cadavere, però arriva la conferma che la mattina successiva Daniele era stato effettivamente sottoposto ad una visita cardiologica nell’infermeria del carcere.