PARIGI – Quattro omicidi molto simili fra loro a pochi chilometri l'uno dall'altro, un misterioso assassino che fugge in moto, proiettili dello stesso calibro su tutte le scene dei crimini. L'ombra di un serial killer sta spaventando la banlieue sud di Parigi, riportando alla mente di molti le tragiche scene delle uccisioni di Tolosa e di Montauban del mese scorso.
A far tornare l'attenzione sulla misteriosa scia di morte e' stato un omicidio, avvenuto ieri sera nell'androne di un palazzo di case popolari a Grigny, una trentina di chilometri a sud di Parigi, in un quartiere che la polizia definisce ''sensibile''. Una donna di 48 anni e' stata abbattuta da diversi colpi di pistola alla testa e al torace, sparati a bruciapelo da un uomo che poi e' fuggito in motocicletta.
Sul posto, gli inquirenti hanno trovato bossoli calibro 7.65, lo stesso riscontrato in altri tre omicidi avvenuti tra novembre e marzo in due cittadine poco distanti: una giovane donna e un cinquantenne, residenti nello stesso blocco di condomini a Juvisy-sur-Orge, uccisi a tre mesi di distanza l'una dall'altro nel parcheggio del complesso, e un pensionato ultraottantenne colpito a morte alla nuca con una pistola nell'ingresso di casa a Ris-Orangis, mentre stava per uscire per la passeggiata quotidiana.
''La questione di sapere se si tratti o meno della stessa arma resta in sospeso – confida al quotidiano Le Parisien una fonte vicina all'inchiesta -, ma il calibro e' lo stesso. Certo, si tratta di un calibro molto diffuso, ci sono senza dubbio diverse migliaia di armi di questo tipo in circolazione''.
Eppure, precisa un'altra fonte allo stesso giornale, la pista privilegiata dagli inquirenti segue un collegamento fra i quattro fatti di sangue: ''Non si tratta di un assassino che colpisce a caso – spiega – e il movente di questi atti potrebbe essere legato al primo omicidio''.
La pista del serial killer non ha al momento alcuna conferma ufficiale, ma nel pomeriggio il procuratore di Evry, Marie-Suzanne Le Queau, ha confermato davanti alla stampa che ''tre omicidi, il secondo, il terzo e il quarto, presentano similitudini nel modus operandi'', mentre il primo delitto ''non e' identico'' agli altri, e presenta in particolare un maggior numero di colpi sparati verso la vittima.
La polizia e' in ogni caso in grande allerta, e lavora con massima cautela alle eventuali tracce lasciate dall'assassino. Mentre nella zona dei delitti, la paura cresce: ''Dopo il dramma, qui, e' la psicosi – racconta al Parisien una vicina di casa delle prime due vittime – Chiudo la porta a doppia mandata, guardo chi sale in ascensore, non parlo con nessuno''. ''La prima volta ti dici 'capita''', prosegue un'altra vicina. ''La seconda cominci a chiederti 'ma dove vivo?'''.
