PARIGI – Se l’insicurezza e’ in aumento per Parigi e’ colpa dei rom: e’ una vera dichiarazione di guerra quella fatta oggi dal ministro francese dell’Interno, Claude Gueant, che intende rispedire i giovani clandestini nel loro Paese al primo errore con la giustizia e bandirli dagli Champs-Elysees. E’ proprio la piu’ turistica e commerciale avenue di Parigi ad essere centro delle attenzioni del ministro, un fedelissimo del presidente Nicolas Sarkozy.
E’ qui, tra l’Arco di Trionfo e la Concorde, sulla via tra le piu’ frequentate del mondo che si concentrano, secondo i dati della polizia, ”tutte le forme della delinquenza romena”, ovvero scippi di borsette e telefonini, furti nei negozi e ai bancomat, di cui spesso sono vittime le persone anziane. Per ”ripulire” la bella avenue sara’ dunque d’ora in poi vietato chiedere l’elemosina sui suoi marciapiedi.
La nuova direttiva sara’ firmata questa settimana stessa dal prefetto di polizia della capitale francese, Michel Gaudin. Gueant sostiene che l’aumento della delinquenza nella capitale francese e nella sua regione e’ strettamente legato all’immigrazione clandestina romena. Dati alla mano, pubblicati in antiprima dal quotidiano Le Parisien: ”Un delinquente su dieci fermato a Parigi e’ di nazionalita’ romena”, ha affermato Gueant. Sono circa 1.200 i romeni comparsi davanti alla giustizia nei primi sette mesi dell’anno a Parigi, la meta’ dei quali bambini o adolescenti, di eta’ compresa tra i 12 ed i 13 anni.
A Parigi i dati della delinquenza legata ai clandestini romeni sono in aumento nell’ultimo anno: ”Nei primi sette mesi del 2011 – ha spiegato Gueant – sono stati 4.800 i casi che hanno visto coinvolti dei romeni a Parigi contro 2.500 nel 2010. Ovvero un aumento di piu’ del 90%”. Sempre piu’ spesso sono coinvolti anche dei minorenni. Al primo errore con la giustizia questi ultimi saranno rinviati nel loro Paese per essere affidati alle loro famiglie o ai servizi sociali. Una nuova figura di magistrato romeno a Parigi sara’ istituita ”entro qualche settimana” per occuparsi di organizzare questi rimpatri.
Nell’estate del 2010 la Francia si era attirata le critiche internazionali per i controversi sgomberi di campi rom illegali in tutto il Paese. Le relazioni con Bucarest si erano fatte piu’ tese. Ora, promette Gueant, saranno rafforzati i controlli alle frontiere, negli aeroporti e nei pullman che coprono tratte internazionali, ma sara’ anche favorita la collaborazione con la giustizia e la polizia romena al fine di sequestrare i beni delle reti criminali organizzate.
