PARIGI – Sono due i bombardieri russi che lo scorso 22 settembre sono stati intercettati a 100 chilometri dalle coste della Bretagna, in Francia. Il ministero della Difesa di Parigi in una nota ha spiegato che i due bombardieri, che erano in volo dalla Norvegia alla Spagna, sono stati intercettati e scortati prima da due caccia D-16 norvegesi e poi dalla Royal Air Force della Gran Bretagna, che ha avvertito la Francia della loro presenza nel territorio. Una provocazione di Mosca alla Nato, secondo i media francesi, per stabilire la propria ritrovata potenza rispetto all’Occidente.
Il primo a rilanciare la notizia è stato il giornale Le Telegramme, poi la radio RTL, che ha ricordato che un caso simile si era già verificato nel febbraio 2016, quando due bombardieri russi vennero intercettati al largo del comune di Touquet:
“I due Tupolev Tu-160 hanno volato a un centinaio di chilometri dalle coste bretoni”.
Secondo i media transalpini, si tratta di una provocazione della Russia ai membri della Nato, un modo per dimostrare la potenza di Mosca:
“Una semplice provocazione rispetto ai membri della Nato. Un messaggio per dimostrare la ritrovata potenza di Mosca rispetto all’Occidente, in un momento in cui gli interessi si affrontano indirettamente in Siria, dove i russi ignorano le accuse delle Nazioni Unite rispetto ai bombardamenti su Aleppo”.