La base aerea di Nancy-Ochey (Francia orientale) ha fatto marcia indietro e torna a rivolgersi a Delphine Ravisè-Giard, una militare trans di 40 anni, come fosse un uomo. Lo ha denunciato la diretta interessata, sostenuta dall’associazione Trans-aide.
Secondo una ricostruzione del quotidiano “Le Parisien”, dallo scorso febbraio l’aeronautica francese invia alla Ravisè-Giard, che pure era stata riconosciuta come donna, una busta paga con la vecchia identità maschile.
«Tutti i documenti militari, compresa l’assistenza sanitaria e la mutua – spiega Stephanie Nicot, portavoce di Trans-Aide – ma anche l’uniforme che le era stata consegnata, rispettavano la nuova identità; aveva ottenuto persino un’indennità per la biancheria intima femminile».
La militare si è messa in malattia dopo aver ricevuto la busta paga di ottobre con l’identità maschile, ritenendo che tutto sia stato compromesso dalla decisione del tribunale di Nancy che gli ha rifiutato il cambiamento di identità per il fatto che l’operazione chirurgica alla quale si è sottoposta non ha carattere irreversibile, come invece prescrive la legge francese per il cambio di sesso.