Francia fa quadrato. Anche i socialisti difendono la Torino-Lione

PARIGI – La Francia fa quadrato per difendere la linea ad alta velocita' Torino-Lione. Mentre un gruppo di manifestanti no-Tav occupa pacificamente la sede Rai di Parigi, rivendicando il diritto a manifestare. Dopo le parole di Thierry Mariani, l'attuale ministro dei Trasporti del presidente Nicolas Sarkozy – che nei giorni scorsi ha ringraziato il governo italiano per ''non piegarsi davanti alla minoranza'' dei No-Tav – oggi, anche il Partito socialista e' sceso in campo per difendere il progetto e per dire che anche nel caso di una vittoria all'Eliseo del socialista Francois Hollande – nelle elezioni presidenziali di aprile e maggio, in cui e' superfavorito – la linea ferroviaria Torino-Lione restera' per Parigi una priorita'.

La Torino-Lione e' un progetto ''importante e necessario'', uno degli ''anelli mancanti per l'interconnessione dell'Europa'', che rappresenta ''una priorita''', ha detto all'ANSA Roland Ries, responsabile Trasporti di Francois Hollande, sottolineando di ritenere ''legittime'' le proteste contro la Tav, ''ma non le violenze che le accompagnano''.

E ancora: la Torino-Lione ''e' una necessita' per l'Europa, sia per il trasporto ferroviario dei passeggeri sia delle merci'', ha detto ancora il 'ministro ombra' di Hollande, ricordando la tratta rientra nel corridoio 5, l'importante progetto dell'Unione europea per la realizzazione di un collegamento ferroviario tra Lisbona e Kiev.

Ries ha anche spiegato che Hollande ''considera questo progetto molto importante'' e ha ricordato della firma definitiva tra Italia e Francia, lo scorso 30 gennaio a Roma, all'accordo per la ripartizione dei costi relativi alla realizzazione della tratta transnazionale. Un'opera da 8,2 miliardi che, al netto del cofinanziamento europeo e della quota francese, all'Italia costera' 2,7 miliardi.

I lavori principali partiranno nel 2013 per concludersi nel 2023, ma quest'anno si avviano le opere per il tunnel della Maddalena di Chiomonte. Intanto, sempre a Parigi, una decina di attivisti No Tav ha occupato nel pomeriggio gli studi della sede Rai nella capitale francese, non lontano dagli Champs Elysees. I dimostranti, hanno srotolato uno striscione con la scritta 'No Tav', e consegnato ai giornalisti un comunicato, in cui spiegano le loro ragioni e rivendicano il loro diritto a manifestare.

''Oggi occupiamo l'ufficio stampa Rai di Parigi – recita il comunicato presentato dai manifestanti – per far giungere la nostra solidarieta' a chi ormai da 8 giorni consecutivi e' in mobilitazione perenne in Val Susa e in tutta Italia. Vogliamo segnalare che anche da questo lato delle Alpi sta iniziando a prendere voce il fronte del NO''.

Inoltre, prosegue il testo, ''anche qui come in Italia, vogliamo denunciare ancora una volta il ruolo di parte dei media, che hanno scelto, in questa battaglia come in molte altre, di stare dalla parte degli interessi e della politica dei palazzi, partecipando attivamente ai meccanismi della criminalizzazione e della costruzione del terrorista''. Dopo aver consegnato il comunicato, riferiscono dalla sede Rai, il gruppo di dimostranti ha abbandonato gli uffici in modo pacifico.

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Daniela Lauria