PARIGI, 4 MAG – Il tribunale di Parigi ha condannato il franco-algerino Adlene Hicheur, dottore di ricerca in fisica delle particelle e ricercatore al Cern di Ginevra, a 5 anni di prigione per terrorismo.
L'uomo, 35 anni, era stato arrestato nell'ottobre 2009 a Vienne, nella Francia occidentale, mentre si trovava a casa dei genitori, con l'accusa di ''associazione per delinquere in relazione con un'impresa terroristica''. L'accusa era basata su 35 messaggi e-mail dal contenuto equivoco, che facevano riferimento a possibili attentati e all'individuazione di obiettivi ''in Europa e in particolare in Francia'', che aveva scambiato con un certo Mustapha Hebchi, presunto responsabile di Aqmi, il braccio di Al Qaida nel Maghreb islamico. ''Non contesto il fatto di essere passato per una fase di turbolenza, ho fatto onorevole ammenda, non posso dire niente di piu''', si era difeso Hicheur durante il processo, spiegando che i messaggi erano stati scritti in un periodo difficile per il suo ''stato di salute fisico e psicologico''.
Inoltre, il ricercatore si era a piu' riprese lamentato dei metodi ''disonesti'' della polizia e le ''inesattezze'' dell'inchiesta condotta dai giudici antiterrorismo. La sua difesa ha inoltre fin dall'inizio contestato l'identificazione del suo interlocutore come uomo di Aqmi, presupposto su cui si basano gran parte delle accuse a carico del ricercatore. Per il pubblico ministero, invece, Hicheur non e' assolutamente ''un martire della lotta antiterrorista'', ma piuttosto un vero e proprio ''consulente tecnico per attentati''.
