PARIGI, 1 GIU – I genitori di 4 ragazzine sottoposte a escissione, una forma di mutilazione genitale femminile, sono stati condannati a 2 anni, per il padre, e 18 mesi, per la madre, di reclusione dal tribunale di Nevers, nel centro della Francia.
I due, originari della Guinea, sono stati riconosciuti colpevoli di ''complicita' in violenza volontaria e mutilazione di un minore di 15 anni''. L'accusa aveva chiesto pene di 5 e 4 anni.
L'avvocato difensore, nella sua arringa, aveva chiesto che i due non fossero ''esclusi dalla societa''' ne' inviati in carcere, dato che in quel caso almeno due delle quattro figlie, che hanno eta' comprese tra gli 11 e i 20 anni, sarebbero finite in centri d'accoglienza.
In Francia, dove sono molto numerosi gli immigrati provenienti da Paesi in cui la mutilazione genitale e' diffusa, numerose associazioni femministe e di tutela dei diritti delle donne hanno intrapreso una lotta alla pratica mirata ai medici che la effettuano, ma anche ai genitori che la impongono alle figlie.