PARIGI – Si apre a Rodez, nel sud della Francia, il processo contro il monaco Pierre-Etienne Albert, ex membro della Comunita' delle Beatitudini, accusato di aver aggredito sessualmente e per diversi anni 38 bambini, di cui il piu' giovane aveva appena cinque anni. Il monaco rischia dieci anni reclusione.
Lo scandalo e' scoppiato nel 2007, quando all'abbazia di Bonnecombe, nell'Aveyron, un fedele ha cominciato a sospettare il religioso di compiere atti di pedofilia e a fare pressioni su di lui per ottenere una confessione. Nel 2008 Pierre-Etienne Albert ha alla fine confessato tutto, chiedendo pubblicamente il perdono. Dal 1986 ha contato almeno una cinquantina di giovani vittime.
L'inchiesta ha poi portato a galla anche le responsabilita' di alcuni dirigenti della comunita', fondata nel 1973 in Francia. Il religioso pedofilo aveva infatti piu' volte lanciato segnali di allarme ai superiori, confidando le sue debolezze. Ma quei segnali non erano mai stati colti.
