PARIGI – Il caso Dominique Strauss-Kahn non è l’unico ‘sexgate’ alla francese: aumenta di continuo il numero degli esponenti politici transalpini invischiati in scandali sessuali anche grazie alle rivelazioni di giornalisti sempre meno intimoriti dal potere, e alla società avida di gossip. Il socialista Strauss-Kahn, ex direttore del Fondo monetario internazionale (Fmi) con fama di grande seduttore, oggi incriminato per stupro ai danni di una cameriera di un albergo di New York, era già finito sotto i riflettori nel 2008 con l’accusa di abuso di potere nel favorire una sua ex-amante, la bella economista ungherese Piroska Nagy, ex dipendente dello stesso Fmi, o addirittura per averla penalizzata una volta terminata la relazione.
E’ delle ultime ore la notizia delle dimissioni del vicemistro alla Funzione Pubblica del presidente Nicolas Sarkozy, Georges Tron, dopo l’accusa da parte di due donne di aggressione a fini sessuali. Intanto è stata aperta un’inchiesta preliminare sulle affermazioni in tv di un ex ministro, Luc Ferry, che accusa di pedofilia – parlando di orge con i ragazzini in Marocco – un collega, anch’egli ex ministro, ma di cui non osa pronunciare il nome. Fresco di nomina, il ministro della Cultura, Frederic Mitterrand, nipote del defunto presidente Francois Mitterrand, e dichiaratamente gay, era stato additato per pedofilia e turismo sessuale dal Fronte nazionale, l’estrema destra, che ne aveva chiesto le dimissioni. Nel mirino alcuni passaggi della sua autobiografia dal titolo ‘La mauvaise vie’ in cui il ministro raccontava la sua vita amorosa con giovani ragazzi in Thailandia.
Daniel Cohn-Bendit, leader del maggio ’68, oggi eurodeputato Verde a capo del partito Europe-Ecologie, era stato trascinato in tribunale nel 2001 con l’accusa – poi rivelatasi falsa – di pedofilia per alcune frasi fraintese, come ”carezze con i bambini”, del suo libro, ‘Le Grand Bazar’, scritto nel 1975. Negli anni Novanta, Roland Dumas, gran seduttore e fedelissimo dell’ex presidente Francois Mitterrand, si era autosospeso dalla presidenza del Consiglio costituzionale, la massima istanza di Francia, perché travolto da uno dei filoni dello scandalo delle tangenti del gigante petrolifero Elf-Aquitaine con i massimi vertici del potere. A incastrarlo era stata la sua ex amante, Christine Deviers-Joncour, incaricata di gestire quelle tangenti, nelle sue memorie, intitolate ‘La puttana delle Repubblica’.
I sexy scandali non hanno risparmiato i presidenti della Quinta Repubblica. Francois Mitterrand era riuscito a tenere segreta per decenni la sua amante, Anne Pingeot, con la quale ebbe una figlia, Mazarine. Si dice che il suo predecessore, Valery Giscard d’Estaing, avesse diverse relazioni extraconiugali, in particolare con l’attrice olandese Sylvia Kristel (l’Emmanuelle cinematografica) o con la fotografa francese Marie-Laure de Decker. Non si sono mai spente le voci di una relazione dell’ex presidente Jacques Chirac con Claudia Cardinale. Una foto in copertina sul settimanale Paris Match aveva svelato la relazione tra l’ex moglie di Sarkozy, Cecilia, e il pubblicitario Richard Attias.