PARIGI – Nuove accuse di razzismo contro Jean-Paul Guerlain, erede del fondatore del celebre marchio di lusso francese, gia' perseguito dalla giustizia per la sua gaffe sui ''negri'' in tv. Un gruppo di dipendenti di origini antillesi della compagnia ferroviaria Eurostar, riferiscono fonti di polizia, hanno sporto denuncia lo scorso 28 febbraio per le parole ''razziste'' che Guerlain avrebbe rivolto contro di loro alla gare du Nord a Parigi. Un'indagine e' stata aperta dalla polizia delle frontiere (Paf).
Secondo radio France Info, tre agenti di Eurostar – la societa' che assicura, tra l'altro, i collegamenti ferroviari ad alta velocita' tra Parigi e Londra – dicono di aver sentito da Jean-Paul Guerlain, molto irritato, le seguenti parole: ''La Francia e' un Paese di merda, e' una scatola di merda e per giunta veniamo serviti solo da immigrati''.
Non e' la prima volta che l'ex 'naso' di Guerlain si distingue per questo genere di affermazioni. Il 10 ottobre del 2011, in diretta tv al telegiornale di France 2, egli rispose a una domanda sulla creazione del nuovo profumo Samsara, dicendo: ''Per una volta, mi sono messo a lavorare come un negro''. E aggiungendo poi: ''In realta', non so se i negri abbiano mai lavorato tanto, ma lasciamo stare…''.
La frase infelice scateno' un'accesa polemica su internet e tra le associazioni contro il razzismo e pochi giorni dopo oltre un centinaio di persone manifestarono davanti alla boutique Guerlain degli Champs-Elysees. La societa' Guerlain, filiale del gigante del lusso LVMH, defini' ''inammissibili'' quelle affermazioni.
Jean-Paul Guerlain, 75 anni, non e' piu' azionista del gruppo dal 1996, ma occupa attualmente il ruolo di consulente per il 'naso' della maison, Thierry Wasser.
