L’idea di sottoporre i magistrati a esami psicologici non ha però il “copyright transalpino”, visto che era già venuta in mente a Berlusconi qualche tempo fa: dopo le dichiarazioni del premier, però, in Italia non se ne fece più niente.
In Francia invece gli aspiranti magistrati dovranno rispondere a domande come «Ti senti superiore agli altri? Sei un maniaco dell’ordine?», che verranno poi seguite da un colloquio con un analista.
«L’idea – ha spiegato il direttore della Scuola nazionale di Magistratura di Bordeaux, Jean-François Thony – è di scartare chi non è adatto al ruolo».
Nel frattempo, però, i sindacati di categoria si sono mobilitati per far cancellare il test, presentando al Consiglio di stato un ricorso che chiede la soppressione del questionario.