PARIGI – Rivestire la torre Eiffel di 600.000 piante e farla diventare una sorta di gigantesco albero, il polmone verde di Parigi: e' il fantaprogetto da 72 milioni di euro del gruppo Ginger, che pero' non vedra' la luce. La societa' Sete che gestisce il monumento simbolo della Francia, tra i piu' visitati al mondo, ne ha formalmente smentito la realizzazione che era stata invece annunciata oggi dal quotidiano Le Figaro.
''Abbiamo ricevuto il progetto del gruppo Ginger – ha detto ai microfoni della radio Europe 1 il presidente della Sete, Jean-Bernard Bros – ma non e' stato preso in considerazione''. Bros ha precisato che la priorita' oggi sono i lavori per il rinnovo del primo piano della torre, il piu' grande a 60 metri d'altezza: installazioni trasparenti ne valorizzeranno la struttura e verra' ricreato un grande buco al centro il cui perimetro sara' disegnato da una corolla translucida per creare l'effetto di camminare sul vuoto. Sara' il terzo lifting per la dama di ferro dal 1889, data della sua costruzione.
Gli ideatori del progetto della Torre Eiffel verde avevano previsto di installare dal prossimo giugno e per quattro anni 600.000 piante, su tutta la superficie della dama di ferro fino a 327 metri d'altezza. La torre avrebbe avuto un sovrappeso di 378 tonnellate di piu' e 12 tonnellate di tubi in caucciu' ne avrebbero assicurato l'innaffiamento.
''La torre Eiffel diventerebbe cosi' un 'albero di vita' – ha spiegato Jean-Luc Schnoebelen, direttore generale del gruppo Ginger – e sarebbe un vero simbolo ecologico per la Francia''.
Inoltre, continua Schnoebelen, il rivestimento vegetale presenterebbe diversi vantaggi: l'assorbimento di CO2, la produzione di ossigeno, l'abbassamento dell'inquinamento acustico circostante, la creazione di un microclima, la reintegrazione della biodiversita' nella citta' attirando uccelli e insetti, oltre al miglioramento del comfort termico della struttura. Nessun pericolo per quanto riguarda le lucine intermittenti, effetto paillettes, tanto amate dai turisti: il muro di piante incorporerebbe i led a basso consumo e la torre Eiffel verde continuerebbe a brillare di notte.