Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha ordinato al governo di chiudere il transito del gas russo attraverso il proprio territorio finché Mosca non pagherà il debito per il passaggio del metano. Lo riferisce l’agenzia Itar-Tass.
“Ho ordinato al governo di sospendere il transito del gas russo attraverso il territorio bielorusso finché Gazprom non pagherà il debito per lo stesso transito”, ha dichiarato Lukashenko, in un incontro a Minsk con il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov. Il conflitto tra Bielorussia e Gazprom, ha proseguito, “si sta trasformando in una guerra del gas”.
Lukashenko ha riconosciuto l’esistenza del debito bielorusso per le forniture di metano russo proponendo a Gazprom di scalarlo da quello russo legato alle tariffe di transito: in tal caso Gazprom, ha precisato, dovrebbe 70 milioni di euro a Minsk. Lukashenko si è rammaricato del fatto che la dirigenza russa non vuole prendere in considerazione la difficile situazione economica creatasi in Bielorussia a seguito della crisi.
“Minsk ha chiesto una proroga del termine di pagamento, abbiamo i mezzi finanziari ma non liquidità”, ha sottolineato il presidente bielorusso. “Non possiamo prendere questi soldi dal bilancio o dalle riserve aurifere valutarie, abbiamo chiesto due settimane per raccogliere 192 milioni di dollari ma Mosca ci ha risposto ‘non vogliamo aspettare'”, ha aggiunto, annunciando di aver già chiesto un prestito da amici per saldare il debito.
Replica dell’Ue. Quasi immediata la reazione dell’Unione Europea. La Commissione di Bruxelles ha infatti subito chiesto a entrambi i paesi “di rispettare gli obblighi contrattuali”, il cui mancato adempimento può mettere a rischio le forniture.
Farnesina: nessun pericolo per l’Italia. La decisione della Russia di tagliare il flusso di gas verso la Bielorussia, accusata di non aver rispettato le scadenze dei pagamenti, “non incide nella maniera più assoluta” per quanto riguarda le forniture di gas all’Italia. Lo ha puntualizzato il portavoce della Farnesina Maurizio Massari spiegando che solo una piccola parte del gas russo destinato all’Europa transita attraverso la Bielorussia, mentre la maggior parte transita per l’Ucraina.
“Ci sono state dichiarazioni rassicuranti in questo senso anche da parte delle autorità russe”, ha d’altra parte riferito Massari, ricordando inoltre come il gas acquistato all’inizio dell’estate serva più per lo stoccaggio che per il consumo.
