LONDRA – Anche a Londra e' giro di vite contro l'enonomia in nero: in uno sforzo anti-frodi fiscali il governo di David Cameron ha promesso multe e in alcuni casi il rischio di processi penali alle famiglie che impiegano baby-sitter pagandole in contanti.
L'obiettivo e' di stanare migliaia di ricchi contribuenti che evitano di aggiungere tasse e contributi al salario delle tate. Erano circa seimila le nanny che nel 2009 in Gran Bretagna hanno lavorato in nero per un potenziale complessivo di 57 milioni di sterline evase.
Il massimo della pena per la famiglia beccata a evadere il fisco e' di tutte le tasse arretrate piu' una multa del cento per cento. Ma gli individui che secondo il servizio delle imposte di Sua Maesta' hanno evaso consapevolmente – figure professionali come avvocati o commercialisti ad esempio – rischiano di dover rispondere alla magistratura.
Per le famiglie britanniche i costi di una nanny sono tra i piu' alti del mondo: una baby sitter 'live in' in regola che lavora nel centro di Londra guadagna in media 27 mila sterline l'anno che includono 9.500 sterline di tasse e contributi.
