L’immagine del “bobbie”, il poliziotto disarmato con il caratteristico elmetto oblungo in testa, che passeggia per le strade di un quartiere, vigilando, rassicurando, ossservando, è un’icona della vita inglese. Ma funziona soltanto se, per l’appunto, il poliziotto in questione passeggia davvero.
Se rimanesse fermo, magari appoggiato a un lampione o addirittura seduto su un muretto, ovviamente l’immagine sarebbe ben diversa: e, anziché tranquillizzarsi sul grado di sicurezza della zona, la gente avrebbe ogni buon diritto di allarmarsi. Anche per questo Scotland Yard ha preso l’iniziativa senza precedenti di distribuire un pedometro a decine dei suoi agenti che fanno regolare servizio di pattuglia nelle strade.
In questo modo la polizia di Londra potrà verificare quanto camminano effettivamente i suoi “bobbies” e usare i dati raccolti in due possibili modi: per migliorare il servizio di vigilanza, per esempio, spronando gli agenti a estendere la loro passeggiata; oppure per dimostrare che camminano tanto, o perlomeno abbastanza, e magari, chi lo sa, chiedere un aumento del budget per risuolare le scarpe. Lo scopo ufficiale della campagna, afferma un portavoce di Scotland Yard, è “rassicurare l’opinione pubblica” che i poliziotti impiegati nell’operazione “Sicurezza nei Quartieri” svolgono efficientemente il proprio lavoro.
I contapassi costano 150 sterline ciascuno, circa 170 euro, e sono dello stesso tipo abitualmente fornito da sanitari ed istruttori alle persone obese o sovrappeso per incoraggiarrle a camminare di più. Il che potrebbe essere una parte segreta dell’iniziativa lanciata nei confronti dei “bobbies”: 2 mila dei 31500 agenti di Scotland Yard, infatti, risultano sovrappeso e la speranza è che il nuovo gadget spingerà anche loro a consumare un po’ di più la suola delle scarpe durante la quotidiana passeggiata di soverglianza per le vie di Londra.
