LONDRA – E il gatto ci mise lo zampino. Nel suo discorso al congresso dei Tory, il ministro dell'Interno Theresa May ha fatto una gaffe affermando che a causa della legge sui diritti umani un immigrato illegale non era stato deportato perche' aveva un gatto. Dopo le smentite dell'ufficio per gli affari giudiziari, a sfiduciarla ci ha pensato un suo compagno di partito, il ministro della Giustizia Ken Clarke, che si e' detto pronto a ''scommettere una piccola somma'' con la May sulla verita' della sua affermazione.
In realta' a determinare la sentenza di far restare l'immigrato illegale nel Regno erano state altre ragioni, non sicuramente il gatto. La zampa felina e' tuttavia presente in diverse storie della politica britannica. La scorsa settimana Christine Hemming, moglie di un deputato libdem, e' stata incriminata per aver tentato di rubare Beauty, la gattina di quattro mesi dell'amante del marito. La vicenda e' stata oggetto di diverse battute all'attuale congresso dei conservatori.
