LONDRA – Due mamme, lesbiche, ed un papà, gay, sono comunque una famiglia. I giudici inglesi ne sono convinti. Tanto che in una sentenza hanno stabilito che il donatore di sperma alla coppia di donne debba partecipare attivamente alla vita del bambino, che ora ha 2 anni. Le donne però si oppongono, appellandosi ad un accordo pre concepimento in cui concedevano al padre biologico 5 ore col bimbo a settimana, ma escludevano una partecipazione attiva alla crescita ed all’educazione del bambino. L’uomo ha dapprima accettato, ma dopo la nascita del piccolo l’istinto di paternità è scattato ed il suo desiderio di avere un ruolo nella famiglia è finito in una causa in tribunale.
Sebbene le donne si siano opposte alla presenza dell’uomo, i giudici Lord Justice Thorpe, Lady Justice Black e Sir John Chadwick della Corte di appello inglese hanno stabilito che essendo l’uomo gay ed il bimbo l’unico figlio che potrà probabilmente mai avere, ha diritto ad avere un ruolo nella sua vita. Secondo i giudici infatti è giusto che un bambino possa godere dell’amore del padre, oltre a quello delle madri. Il timore delle donne è quello che la presenza di un padre renda marginale la figura della compagna della mamma biologica, ma l’uomo ed i suoi legali hanno negato che sia quello l’intento.