E si esclude quindi che possa esserci all’orizzonte un avvicendamento sul trono con il passaggio di corona e scettro al principe Carlo. Al massimo a Londra si parla di ‘trono in condivisione’: questo si’, accade giorno dopo giorno, da mesi. E’ un processo graduale, accompagnato da garanzie e rassicurazioni che Elisabetta II resta ben salda al suo posto e nell’esercizio delle sue funzioni, ma e’ un fatto che per il suo primogenito, il 65enne principe di Galles primo in linea di successione al trono, siano cresciuti gli impegni ufficiali, le responsabilita’, che il suo ruolo e il suo contributo sia diventato nell’ultimo periodo piu’ ‘articolato’ fino a ritrovarsi a sostituire la 88enne sovrana in appuntamenti ufficiali, in alcuni casi facendone le veci.
Lo spartiacque è stato il vertice del Commonwealth a Colombo nello Sri Lanka lo scorso anno: per la prima volta in 40 anni la sovrana non c’era, al suo posto il principe Carlo. E cosi’ nei lunghi viaggi e tour ufficiali all’estero, per i quali tra l’altro la ‘nuova’ famiglia reale – William, Kate e il principino George – sembra perfetta, visto il successo anche oltre le aspettative e l’affetto raccolto nella loro recente visita in Australia e Nuova Zelanda. Spazio a loro piuttosto, ai principini ormai cresciuti (adesso che anche Harry sembra aver messo la testa a posto).
Ma abdicare no. Tanto piu’ che sulla famiglia reale britannica incombe ancora l”onta’ di quella drammatica scelta compiuta nel 1936 da Edoardo VIII che al trono di San Giorgio preferi’ il matrimonio con l’americana Wallis Simpson. Un trauma che fa ripetere ad Elisabetta II il suo mantra: ”Essere regina non e’ un lavoro come un altro, e’ un lavoro a vita”.