
GB, LONDRA – Dopo quasi 600 anni, la superesclusiva scuola delle teste coronate britanniche e della “upper class” compie una piccola rivoluzione sociale. Eton College ha lanciato un’iniziativa senza precedenti nella sua storia.
Per la prima volta ha deciso di indebitarsi, lanciando un bond, per offrire borse di studio agli studenti meno abbienti, le cui famiglie non sono in grado di pagare le costose rette dell’istituto, che aveva finora difeso la sua reputazione di scuola più classista del Regno Unito.
Secondo il Financial Times, Eton ha emesso un debito per 45 milioni di sterline per un periodo di 45 anni e con un tasso fisso pari al 3,63%. La più prestigiosa fra le “public boarding schools” – così vengono chiamati i collegi scolastici privati britannici – che dalla sua fondazione accoglie solo studenti maschi, fattura 44 milioni di sterline l’anno dalle rette scolastiche, circa 36 mila sterline a studente, ma questi soldi vengono usati per mandare avanti l’istituto non per la manutenzione degli edifici o il sostegno finanziario agli studenti poveri.
La scuola è nata nel 1440 per volere di Enrico VI, che allora volle fondare un istituto per educare ogni anno 70 studenti poveri da destinare poi al King’s College di Cambridge, da lui stesso fondato un anno dopo.
E infatti tuttora circa 70 su 1.300 alunni non pagano nulla mentre più di un quinto riceve borse di studio. “Vogliamo fare molto di più su questo fronte”, ha detto Janet Walker, tesoriere di Eton. Una parte dei soldi raccolti verranno usati anche per restaurare gli storici edifici del campus e realizzarne di nuovi. Eton, “baluardo” dei valori educativi più tradizionalisti e che solo negli anni ’80 ha abolito le punizioni corporali ma annovera ancora fra le sue uniformi d’ordinanza il frac con cilindro, sta cercando di scrollarsi di dosso – anche se sarà difficile – la nomea di emblema del classismo britannico.
Ad oggi fra le austere mura in mattoni, le finestre gotiche e le torli merlate del college sono passati 19 inquilini di Downing Street, molti dei quali nel ‘700 e ‘800, fino al conservatore David Cameron compreso. Eton, nel Berkshire, che sorge non lontano dal castello di Windsor, è anche amata dai reali: pure il principe Carlo e i figli William e Harry sono stati allievi, come anche il sindaco di Londra, Boris Johnson, e l’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Vi hanno studiato anche sovrani e politici dell’Africa e dell’Asia.
Fra gli “etoniani” celebri si annoverano il Duca di Wellington che sconfisse Napoleone a Waterloo e fu anche primo ministro, scrittori come Henry Fielding, Aldous Huxley, Percy Bysshe Shelley, George Orwell e Ian Fleming, che ha “fatto studiare” a Eton anche il suo celeberrimo personaggio, l’agente segreto James Bond-007, ma anche l’attore comico Hugh Laurie, divenuto celebre in Italia come protagonista della serie tv americana “Dr. House”. Furono etoniani anche l’economista John Maynard Keynes, mentre il celebre autore ottocentesco di storie di fantasmi M.R. James ne fu addirittura “Provost”, la carica più alta che viene conferita da un sovrano.
